Letturando “iostoconletartarughe” di Simonetta Bumbi
Simonetta Bumbi – “iostoconletartarughe” – Edizioni Smasher
Giustificata dalla chiara esposizione di Simonetta Bumbi, circa le modalità con cui si effettueranno letture e relative presentazioni dei testi, mi accingo a esternare le mie impressioni di lettura su un libro letto qualche mese addietro e del quale avevo già iniziato a scrivere.
Causa trasloco, non ho ancora smistato il contenuto degli scatoloni e non ho trovato né il libro né le note buttate giù a penna al momento.
Così, pur avendo sbirciato tra quelli ancora da sistemare, e volendo comunque scrivere di questo, alquanto speciale, vado a braccio, contando soltanto sull’insieme delle emozioni che a suo tempo mi suscitò.
cb
iostoconletartarughe
La struttura del libro è orginale, a cominciare dall’assenza assoluta delle maiuscole, voluta per motivi precisi dall’Autrice, che io invece scrivo con la maiuscola perché degna di grande rilievo. Come la sua stessa vita, narrata intimisticamente, senza mai indulgere a un presunto lettore. Un soliloquio condotto dallo spirito osservatore, presente e a ritroso, di una mente, anzi di un’anima, che ha annotato e annota ogni vicenda, ogni sentimento, ogni pensiero, con la costanza certosina di chi necessita trovare un segno che ne renda validità e chiarezza. A se stessa, alla sua femminilità ferita gratuitamente, nella maniera esattamente opposta a quella sua, che era ed è all’insegna dell’amore.
Non fatevi fuorviare da quest’ultima affermazione. Non c’è niente di scontato o melenso in questo suo monologo. Figure si susseguono, importanti o meno, con preferenza per gli animali di casa, loro capaci di ricambiare affetto e attenzione, perfino sotto un carapace.
Forse qui mi confondo, rielaboro tra ciò che ho letto e ciò che mi è stato raccontato, e però trovo che sia proprio questo il pregio dell’Autrice.
Simonetta Bumbi, sta con le tartarughe, il cagnolino, le rose e i limoni rampicanti della sua terrazza.
Dell’affanno che ne accompagna le giornate dice il necessario, il senso scabro che la sua esistenza ha dovuto accogliere suo malgrado.
Da donna so quanto può costare ricostruire il proprio mondo affettivo quando la rozzezza di una frana ne ha minato il centro inerme.
Eppure, ai miei occhi, ne esce vincente, in questo suo abbandono totale senza fingimenti o manierismi, anzi, presentandosi in tutta la sua verità, senza scudi, completamente disarmata. È di sé che mostra, senza reticenze, anche il lato oscuro, e il risultato è una maggiore complicità emotiva che si stabilisce tra lei e il lettore.
Difficilmente un libro cattura l’attenzione come questo, accompagnando chi legge nel suo viaggio attraverso tempi e memorie di una vita.
Le Parole dei Suoni – Prima Edizione del Festival d’Autore di Calvello (PZ) – 10 agosto 2012

I EdizioneVenerdì 10 Agosto 2012 – ore 21.30Calvello (Potenza) – Piazza Falcone
“Povo do Mar, O Mar, Yemanjá” di Sérgio Siqueira: esposizione a Salvador Bahia in Brasile nel Centenario di Jorge Amado / Exposição de Sérgio Siqueira
Nesta segunda-feira (06), às 19 horas, acontece a abertura da exposição “Povo do Mar, O mar, Yemanjá” no Foyer do Teatro Castro Alves. Em homenagem a Jorge Amado, o escritor que levou a Bahia pro mundo e trouxe o mundo pra Bahia, o produtor cultural, fotógrafo e publicitário Sérgio Siqueira realiza esta exposição, que aborda o universo amadiano presente em Salvador e no Recôncavo baiano. São fotografias tiradas nas Festas de Iemanjá de Salvador e de Cachoeira, no Bembé de Santo Amaro e no Rio Paraguassú, incluindo ainda a localidade de Barra do Serinhaém, uma aldeia de pescadores que tem tudo a ver com os romances de Jorge. A exposição é gratuita e fica aberta à visitação de 07 a 19 de agosto, das 12 às 18 horas.
Lunedi 6 agosto alle ore 19 si terrà l’apertura dell’esposizione “Povo do Mar, O mar, Yemanjá” presso il foyer del Teatro Castro Alves in onore di Jorge Amado, lo scrittore che ha fatto conoscere Bahia al mondo e il mondo a Bahia. A realizzarla è il produttore culturale, fotografo e pubblicista Sérgio Siqueiracon l’obiettivo di descrivere l’Universo amadiano a Salvador e nel Recôncavo baiano. Sono fotografie scattate alle feste di Iemanjá di Salvador e di Cachoeira, Bembé de Santo Amaro e Rio Paraguassù, comprendendo anche la città di Barra do Serinhaém, un villaggio di pescatori descritto spesso nei romanzi di Jorge. La mostra è gratuita ed è aperta dal 7 al 19 Agosto, dalle ore 12 alle ore 18.