Le Lune_dì Stefano Torossi, il Cavalier Serpente: I SEDERONI DI CARAVAGGIO… E IL GREGGE DI PADRE PIO
Poco rispondenti alle esigenze del soggetto sacro, secondo i committenti ecclesiastici, e questo appare evidente; inopportuni, secondo i committenti nobili, in quanto espongono la miseria della povera gente, e anche questo colpisce l’occhio; irrispettosi, secondo i teologi perché con il loro messaggio troppo umano relegano in secondo piano quello religioso. Amen.
A questo punto dovrebbe essere chiaro a tutti di cosa stiamo parlando: dei sederoni di Caravaggio.
Basta un’occhiata alla Crocefissione di S. Pietro: eccolo là, in mezzo a tutto quel dolore, il carnefice indaffarato con chiodi e corde e con il sederone per aria e i piedi luridi. E nella meno drammatica ma sempre altamente spirituale Madonna dei pellegrini, ancora piedi sudici e ancora in PP il didietro del miserabile viandante inginocchiato in adorazione di Maria.
Beh, anche a noi è capitata la fortuna di scattare (di nascosto, come di nascosto sembrano dipinti i quadri di Caravaggio) una immagine caravaggesca. Eccola: anche qui c’è un voluminoso fondoschiena in primo piano, quello del sacrestano che pulisce il pavimento mentre la perpetua si occupa dei lumini. E sullo sfondo, il vero fulcro religioso della composizione: Padre Pio che aiuta Gesù a portare la croce.