“Musica a mano armata”, grande successo per l’omaggio al M° Franco Micalizzi
Pienone per “Musica a mano armata”… omaggio a Franco Micalizzi alla Casa del Cinema di Roma L’evento, a cura del CSC Cineteca Nazionale in collaborazione con la stessa Casa del Cinema, è stato un emozionante Amarcord per tutti i numerosi presenti in sala.
Franco Micalizzi, circondato dall’affetto di figli e moglie, ha ripercorso nella sala De Lux, alla presenza di tanti spettatori, una carriera strabiliante, che fin dagli anni Settanta lo ha decretato un Maestro di cinema di genere con i “polizieschi all’italiana”. Preceduto dalla proiezione di Italia a mano armata di Marino Girolami, film cult del 1976 reso famoso anche dalle sue musiche, l’incontro pubblico con il Maestro si è inaugurato con un esaustivo filmato preparato per l’occasione dall’autore tv Luca Rea (Strucult) e dall’appassionato collezionista di colonne sonore Enrico Mangini.
Musica a mano armata… omaggio a Franco Micalizzi
Roma, lunedì 11 febbraio 2019, Casa del Cinema
Alzi la mano chi non ricorda i temi musicali che accompagnavano gli inseguimenti a bordo di Giuliette color melanzane e sparatorie in varie città italiane (Italia a mano armata, Roma a mano armata, Napoli violenta…) o pistoleri solo apparentemente pigri e scanzonati (Lo chiamavano Trinità) o sequenze strappalacrime di un bambino che muore tra le braccia di suo padre (L’ultima neve di primavera). Signore e signori stiamo parlando del Maestro Franco Micalizzi, classe 1939. Musicista e autore di colonne sonore indimenticabili – e non è un caso che Quentin Tarantino abbia inserito nello score del film di Grindhouse il tema di Italia a mano armata e nella scena finale di Django Unchained quello, immortale, di Lo chiamavano Trinità – inizia la sua carriera come chitarrista e pianista alla fine degli anni Cinquanta.
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